Affrontare una nuova impresa, di qualsiasi tipo sia, è inutile senza avere bene in mente quale sia il proprio obiettivo. Ma averlo in mente non basta, è doveroso scrivere tutto. Mettere il proprio piano nero su bianco serve per trovare investitori, per mettere alla prova la propria idea prima di affrontare la realtà dei fatti e serve anche a farsi fare asprissime critiche che ti aiuteranno a trovare per primo i punti deboli della tua idea.
Poi c’è un altro motivo, che non salta subito agli occhi, ma che è altrettanto importante: servirà da guida ogni volta che dovrai prendere una decisione. “Fare pubblicità con quel canale mi aiuterà a raggiungere i clienti che avevo individuato? Quella modifica al mio prodotto rispetta il mio progetto o mi sta portando fuori strada?”
Il business plan è un documento vivo che deve essere anche messo alla prova, corretto dai fatti o dagli eventi, per aiutarti a capire se l’impresa è sempre solida come l’avevi immaginata. Ed è anche un documento molto più facile di quel che si pensi.
Sei pronto a scrivere il tuo business plan?
Hai davanti agli occhi un foglio bianco. Comincia con lo scrivere queste domande come fossero i titoli dei capitoli:
- Cosa vendi?
- Chi lo comprerà?
- A quale necessità risponde il tuo prodotto o servizio?
- Quanto ti farai pagare? E come?
- Puoi fare soldi anche con altro?
- Di cosa hai bisogno?
- Come faranno i clienti a conoscerti?
- Cosa ti farà dire che il tuo progetto ha successo?
- Quali ostacoli immagini di dover affrontare? Come lo farai?
- Ipotesi per il futuro?
Ora puoi cominciare a scrivere. Prima rispondi a ogni domanda, poi tornaci sopra man mano che avrai le idee più chiare. All’inizio è importante una risposta, non la risposta perfetta.
Cosa vendi?
In questo capitolo scriverai brevemente la descrizione della tua idea. Quello che scriverai qui sarà il tuo modo di presentare il progetto, l’idea, il prodotto. Non si parla di te, si parla del tuo prodotto. Pensa di avere davanti qualcuno che ti chieda di presentare l’impresa in trenta secondi. Ecco, questa sarà la presentazione.
Chi lo comprerà?
Questo è l’identikit del tuo cliente. Man mano che andrai avanti a rifinire questa risposta avrai modo di scendere più nel dettaglio. Sarà un lavoro utilissimo quando dovrai scegliere il canale dove fare pubblicità, valutare quanti di questi clienti possono essere raggiunti e valutare se il numero sarà sufficiente a rendere il business proficuo. Servirà anche a decidere come parlare ai diversi tipi di clienti che avrai individuato.
A quale necessità risponde il tuo prodotto o servizio?
Qui dovrai spiegare perché c’è bisogno della tua idea. Risolve una problema? Nessuno ha la stessa offerta? Insomma perché i clienti compreranno e perché da te. Mi ripeto: all’inizio scrivi la risposta, quando avrai terminato tutte le domande e tornerai su questa domanda dovrai fare delle ricerche per dimostrare con i fatti la risposta. Se apri una pizzeria perché nel paese non ce n’è una, assicurati che il tuo cliente tipo non preferisca passare le sue serate al paese vicino dove c’è anche un cinema. Oppure cambia il cliente tipo in colui che non ama lasciare il paese per le serate fuori casa, nella risposta precedente. È una decisione che spetta a te.
Quanto ti farai pagare? E come?
Si comincia a parlare di soldi. Fai le tue ipotesi anche se ancora non hai una idea precisa. Metti dentro tutto quello che ti viene in mente. Che prezzi farai? Ti farai pagare in contanti o con carta? All’inizio, se non hai le idee chiare, metti delle ipotesi, le verificherai dopo.
Puoi fare soldi anche con altro?
Ci sono delle cose che otterrai dal tuo lavoro che puoi commercializzare a qualcuno per non sprecare nulla? Gli scarti del tuo lavoro hanno un valore per qualcuno che non sia il cliente tipo?
Di cosa hai bisogno?
Questa è la lista della spesa di ciò che ti serve e anche dei costi che dovrai affrontare. Inutile dire che i ricavi dovranno essere maggiori dei costi. Sapendo i costi sostenuti, a quanto venderai il prodotto e di quanti clienti avrai bisogno, potrai già farti un’idea di ciò che ti attende e di cosa modificare.
Come faranno i clienti a conoscerti?
Quali sono i canali pubblicitari più adatti ai clienti che hai individuato? Hai accesso a quei canali? Quanto pensi di investire? Pensi di usare il passaparola? Come stimolarlo?
Cosa ti farà dire che il tuo progetto ha successo?
Qui si parla di obiettivi. Cosa userai per misurare l’andamento del tuo business? Scrivi tutte le metriche che pensi ti servano e scrivi perché. Poi, per ognuna, fissa un obiettivo e verifica se questo è realizzabile in base a quanto hai scritto fino a ora. Probabilmente adesso le idee saranno davvero molto più chiare e si potrà lavorare alle prime modifiche di quanto scritto prima.
Quali ostacoli immagini di dover affrontare? Come lo farai?
Ogni progetto deve avere un’analisi dei rischi. Figuriamoci un progetto sul quale si investe pesantemente. Scrivi tutto ciò che ti viene in mente. Se puoi, fai una vera e propria analisi dei rischi, ma come minimo prova a immaginare delle azioni per evitare, mitigare o delegare il rischio.
Ipotesi per il futuro?
Adesso gli scenari possibili per il futuro. Cosa succede se dopo un anno non hai raggiunto i tuoi obiettivi? E cosa fai se li raggiungi? E se invece superano le aspettative? Un buon piano ti prepara anche ai successi. Quali condizioni ti faranno pensare a un cambiamento nei tuoi piani in caso di successo? E verso dove porterai la tua impresa?
Ora che hai scritto il tuo primo business plan mettilo da parte un paio di giorni prima di rileggerlo e controllare che tutto abbia un senso. Fallo leggere in giro a chiunque possa criticarlo, raccogli le domande e i suggerimenti, completa le ricerche e cerca di dare consistenza ai numeri che hai messo e alle assunzioni, alle ipotesi che hai fatto.
Il prossimo passo sarà fare un calendario di tutte le azioni che ti serviranno a realizzare quanto hai scritto. Alcune cose che hai ipotizzato potranno essere fatte subito, altre dovranno attendere e si porteranno dietro costi e problemi. Tieniti pronto.
E in bocca al lupo.