Avere consapevolezza di ciò in cui si è bravi non è una cosa scontata. La tendenza a sottovalutare le proprie capacità è più diffusa della sua opposta ed espressioni come «Chi si loda si imbroda» o «Hai fatto solo metà del tuo dovere» fanno parte dell’educazione di molti della mia generazione. Il risultato è che spesso i risultati ottenuti non vengono riconosciuti come tali né tanto meno celebrati a dovere.
Oggi mi sono imbattuto in questo articolo del Internazionale sull’importanza di avere la consapevolezza di ciò in cui si è bravi. Un’ottima lettura.
Quali cose sapete fare bene? Preparate una lista
Il consiglio contenuto in questo articolo è quello di fare una lista delle cose che si è bravi a fare, raggrupparle per correlazioni e poi classificarle fra cose si sanno fare bene, cose per le quali farsi pagare, cose che si sanno fare ma che non ci piacciono e altri suggerimenti che lascio alla lettura dell’articolo.
Di mio voglio aggiungere che uno degli esercizi che ultimamente mi è stato più utile per rifocalizzare la mia carriera è stato quello di descrivere dieci successi professionali e per ciascuno scrivere il problema che ho risolto, come ho proceduto, quali sono state le mie caratteristiche o competenze che ho messo in gioco e quali risultati ho ottenuti.
Questo esercizio mi è stato utile proprio per tirare fuori le cose nelle quali sono bravo, quelle che mi diverte fare e quelle che mi hanno regalato più soddisfazione.
Ora farò anche io la lista delle cose in cui sono bravo: saranno in cima al mio profilo e al mio modo di presentarmi.